HSP E KINESIOLOGIA

Oggi voglio scrivere su qualcosa che mi sta molto a cuore. Un argomento che ho conosciuto da relativamente poco tempo e che è poco conosciuto. Spero che siete curiosi. Vi scrivero del HSP, Highly Sensitive Person, ossia Persone Altamente Sensibile (PAS) come viene indicato in Italia.

Vi auguro buona lettura!

Il tutto ha iniziata da una mia esperienza personale. Parlando con mia sorella in Olanda di alcuni problemi, lei mi ha fatto scoprire Drs. Ester Bergsma. E’ stato buffo scoprire che abitano nella stessa città. Drs. Bergsma ha fatto tantissime ricerche, ha studiato presso Unversity of California, Santa Cruz, dove ha studiato anche Dr. Elaine Aron. Lei ha elaborato le sue ricerche e scritto diversi libri (Hoogsensitieve kinderen e Het hoogsensitieve brein) e gestisce Hoogsensitief.NL.
Elaine N. Aron, Ph.D. è una psicologa clinica, ricercatrice e scrittrice che studia personalità ad alta sensibilità dal 1990. Ha pubblicato sei libri sull’argomento, tra cui The Highly Sensitive Person che è stato tradotto in 21 lingue e venduto oltre un milione di copie.
In Italia ho trovato la Dott.ssa Lupo, che gestisce il sito HSP Italia.
Da allora mi sono informato e ho studiato, ho conosciuta e mi sono riconosciuta. E’ stato un sollievo scoprire che ci sono tante persone come me, pensateci circa il 20 % delle persone ha queste caratteristiche!!

Ma cosa è?

Persone HSP sono persone che percepiscono gli stimoli interni ed esterni in modo più intenso e profondo, sono particolarmente empatiche e intuitive. Questo avviene perché il tratto dell’Alta Sensibilità, è genetico e quindi innato, ed è determinato da un funzionamento diverso del sistema neurologico, più attivo e suscettibile.
Secondo le ricerche di Elaine Aron (psicoterapeuta) e del marito Arthur Aron (neurologo), le Highly Sensitive People (HSP) si contraddistinguono per caratteristiche riassumibili nell’acronimo D.O.E.S:

• Depth of processing (processiamo più profondamente le informazioni)
• Overarousability (siamo più facilmente soggetti a sovrastimolazione e sovraccarico)
• Emotional responsiveness/empathy (entriamo in connessione emotiva più facilmente)
• Sensitive to subtle stimuli (percepiamo dettagli sottili dell’ambiente e delle relazioni sociali che altri non percepiscono)

Non è facile descrivere in poche parole come sono le persone con queste caratteristiche. Una vera sfida, anche perché, chi mi conosce, di solito tendo a riversare tutto il mio sapere su di voi, volendo darvi tutte (cioè troppe) le informazione che ho scoperto. Ho pensato di fare un piccolo elenco delle caratteristiche più comuni. Rendetevi conto che tra l’altro ci sono diverse gradazioni nel essere HSP e quindi non c’è un solo modo di esserlo ma tantissimi modi. Ecco un elenco, le persone altamente sensibile:

  • notato tutto, notano di più il rumore, gli odori o l’etichetta dei vestiti (quindi spesso giudicati distratti). Si sentono sommersi dalla stimolazione del mondo esterno e da quello interno e poi tutto questo deve essere gestito. Spesso si sentono sovraccarichi. La scuola è spesso un grande fattore stress per bimbi/ragazzi!
  • sentono tutto e più intensamente, sia le cose positive che quelle negative, e nel contempo fanno un incredibile fatica per farlo comprendere ad altri che non hanno questa caratteristica,
  • anticipano spesso le esigenze di chi ci circonda e questa desiderio di occuparsi di persone crea difficoltà nel rimanere centrati sui propri bisogni,
  • il più delle volte si sentono di essere diversi, spesso fuori posto, sentirsi dire spesso di essere “troppo”: troppo sensibili, troppo suscettibili, troppo profondi, troppo riflessivi, troppo stanchi, troppo lenti o troppo veloci, troppo emotivi,
  • sono spesso molto precisi, vorrebbero fare tutto perfetto,
  • hanno paura di sbagliare (e perciò qualche volta si bloccano, non ci provano),
  • hanno bisogno di più informazioni, devo sapere perché una cosa deve essere fatto (altrimenti non riesco ad iniziare, si bloccano),
  • non riescono a scegliere, le scelte mettono ansia,
  • analizzano tutti i dettagli, tutti pro e contro, devono sapere che ci sono dei rischi e questo li fa diventare più “lento”, perché richiede tempo. Dopo aver analizzato il tutto di solito formulano risposte più articolati,
  • di solito non sono persone che si buttano a capo fitto in situazioni nuovi, devo prima capire tutto. Questo vale anche per bambini. Quando vengono portati in un parco giochi nuovo, loro tendono a guardare. Le incitazioni dei genitori (fatto con le migliori intenzioni) di solito portano ad ancora più stress,
  • sono molto sensibile all’atmosfera del gruppo. Sentono spesso molto bene le emozioni degli altri. Spesso inconsapevolmente ‘prendono’ le emozione degli altri e li percepiscono come se fossero loro. Questo crea confusione e stress,
  • non sopportano le ingiustizie,
  • ci sono persone HSP introverte e estroverte, con comportamenti molto diversi,
  • sanno dare risposte in modo intuitivo (perché hanno già ragionato prima tutti i dettagli).

La Kinesiologia può essere un validissimo strumento per togliere stress, incrementare il livello di energia della persona e poi aiutare accettare di essere HSP e imparare a gestirlo e a trarne un vantaggio! Posso aiutarvi anche se non siete HSP, ma pensate che potreste avere un figlio con queste caratteristiche! Ci sono tecniche e metodi che possono aiutare a migliorare i rapporti in ambiente famigliare, rapporti con amici o rapporti in ambiente scolastico con insegnanti e compagni.
Sarebbe bello se anche i professori e gli insegnanti fossero al corrente di questo modo di vivere o di essere, è sono disponibile di parlarne con loro. La comprensione è il primo passo e mi piacerebbe che tutti conoscono l’HSP, cosa può fare la Kinesiologia e credo che meritiamo un posto di pieno rispetto!

La HSP non è una malattia! E’ un modo di essere, come un altro. Con vantaggi e svantaggi. Dipende solamente da noi come la vogliamo vivere! Dipende solamente da noi di essere orgoglioso di esserlo!

Sapere come sei, riconoscere le proprie qualità e imparare a gestire bene le tue emozioni, rimanere in contatto con il proprio corpo, dormire a sufficienza, mangiare in modo adeguato e fare del movimento (sport, yoga) e molto importante.

Più ti senti centrato, meglio puoi gestire la tua vita.

Il HSP non è uguale al ADHD. Non hanno le stessi origini e la più grande differenza sta che, spesso, nel non elaborano le emozioni in modo profondo.

La Ds. Bergsma ha usato una metafora prendendo spunto da una frase di Albert Einstein:

“Ognuno è un genio,

ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi,

lui passerà l’intera vita a credersi stupido”

ma di questo parleremo un altra volta! Magari quando parlerò un po’ di più di ragazzi HSP e la scuola.

Contattatemi pure per avere altre informazioni o per fissare un appuntamento!

Vi auguro una giornata pieno di stimoli positivi!

Annet

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